mercoledì 6 gennaio 2010

Carmen Consoli - Elettra

Anche io sono sempre affacciato alla finestra e cerco nel mio sguardo qualcosa che si muove. Vivo su una collina transito di nuvole senza forma umana, ma l'ascolto di questo disco, del brano cantato nella lingua madre mi ha fatto tornare indietro nel sud, varco che divide e rende inutile la divisione degli italiani. E' un disco che li racconta un paese desolato da lutti, aspetta con felice riservo il funerale che lo farà piangere. I testi sono pieni di indignazione, camicie sbottonate e carezze di padre. Vita quotidiana, linguaggio diretto, emozioni amorose, gioia di vivere, acquerelli che mostrano paesaggi e svelano un'artista che non ha paura di denudare la sua passione per la vita. Nel disco è presente un duetto con il suo conterraneo Battiato, lingua italiana, araba e francese si intrecciano su suoni che evocano ed invocano una salvezza che viene dal mare.
Ascolto positivo, brava Carmen Consoli.

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