venerdì 8 gennaio 2010

Radiodervish Beyond the sea 2009


Una puglia nomade, metafora dell'affollata e silenziosa strada che unisce gli usi che si fanno nella terra.
La lingua ha melodia anche quando si abbraccia al silenzio. La musica, invade e conquista , brandisce il trofeo delle emozioni e dei significati sprigionando nei pensieri dei profumi. Gli strumenti per questa quiete sono gli stessi che sono stampati sul disco, suonati con la calma del derviscio che ruota il silenzio per ascoltarlo più profondamente. Il mare del titolo è accordato alle corde della voce di Nabil Salameh e Michele Lobaccaro e i testi sapienti decifrano le intonazione del cuore.
Le città visibili che si incontrano sono costruite di pietra bianca, coloniale e fantastica come l'amore tra un pescatore ed una sirena, unica voce che ci arriva con l'eco delle commozioni.
Un disco che conosce coloro che lo cercano.

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