La tradizione è memoria, esperienza che racconta il pensiero in un contesto universale e nel piccolo spazio di un dialogo. Spesso l'oblio della nostra origine produce identità fallibili di coscienza comune. Allora arriva il testimone colui che è in grado di rispondere, di affermare che bisogna cambiare qualcosa, forse tornare ad antica abitudine.
Quando sia la musica e il testo si fanno carico di questa responsabilità si parte con il piede giusto. E' questo lavoro discografico conta, cunta e insegna a vedere la storia con occhi che non si distraggono. I suoni sono leggeri, intrecciati alle importanti armonie create da questi musicisti che vivono la musica come voce narrante del tempo che ci insegue. La ricerca sul campo della loro maestra è qui eseguita al massimo, con ospiti che cantano inseguendo con la voce le dolci rughe della terra e della vita di Caterina.
Nel cappello che custodisce la memoria si conserva anche il bisogno di uscire e smettere di non accorgersi che un mondo distratto ci sta regalando oblio.
Meno male che anche a me piace Cantare!
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