mercoledì 20 gennaio 2010

Tinariwen - Imidiwan - Companions

Il deserto grida il silenzio nelle forme delle dune che occhi e orecchie pronte percepiscono, è una terra di  dromomanie etniche di note che il vento spiega. L'Africa che emerge non è rassegnata, scende da linee melodiche ruvide scampate al profilo piatto della sabbia ed emerge con la stessa energia rebel di Marley, i suoni sono filtrati da clessidre che raccontano più della realta la loro vita di berberi. Proveniente da Tessalit, nel nord est del Mali. La loro musica, il Tishoumaren che tradotto significa semplicemente chitarra, mischia tra loro elementi di blues, rock e musica tradizionale Tuareg.
La  loro libertà preserva le loro usanze, la propria cultura con la vibrazione terrea dei loro strumenti, il loro passato di combattenti ribelli al governo maliano spiega molto la loro musica. I fucili che diventano chitarre caricati di ricordi da profughi e pronti a dar fuoco a chi vuole eliminare il loro volto di luminoso deserto.
Le voci ipnotiche e cantilenanti si adagiano su chitarre a strati come anelli d'anni degli alberi, un blues che rivendica la sua patria ancestrale, un discorso che ci ricorda in ogni suono il sugnificato del profugo. The Radio Tisdas Sessions, un disco di qualche anno fa, ha fatto scalpore nella comunità della world-music occidentale con alcuni pezzi di rock 'n' roll africano tra i più travolgenti mai registrati, in uno studio alimentato a energia solare, niente di meno!
Buona Visione.

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