mercoledì 23 giugno 2010

Keith Jarrett, Charlie Haden - Jasmine

Gli anni attraversano il mare del tempo con i suoni che battono le ore, e  gli intervalli che condannano alla riflessione di questo sentire, si torna sempre al miraggio del silenzio ogni volta che smettiamo di ascoltare. Dopo trent'anni, di quartetti, di trio, di orchestre e di solo, tornano insieme l'elegia e la nostalgia, la melodia  e il canto. Tornano  due amici Jarrett & Haden, pianoforte e contrabbasso, e condividono l'immersione dentro ogni momento musicale, che si alleano lasciandosi emozionare dal tempo.  Dalle note di copertina si legge: Charlie ed io siamo ossesionati dalla bellezza, dice il pianista ed aggiunge che Jasmine è un fiore che fiorisce di notte alle pendici di narici che sanno ascoltare il profumo di quel canto.
Mentre ascolto l'immacolato suono che si figura in corpo, con il suono di Haden, mi sento di aggiungere queste note al gioco mattutino del risveglio con i canti del giorno che celebrano gli uccelli. La loro spontanea forma appuntita è fatta per irrorare l'acustica del mattino per farla volare laddove il suono sembra perdersi. Questo disco cerca quel concedo, quel lontano ritornare che è ogni volta, sempre, incontrarsi.
Buon ascolto.

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